Supera i 150 milioni di euro il fatturato della vendita di farmaci online nel nostro Paese: numeri non ancora stratosferici, ma per una valutazione corretta è necessario prendere in considerazione il fatto che il settore è praticamente agli esordi e, quindi, vanta importanti margini di crescita. In tutta Italia sono circa 600 gli enti abilitati alla vendita di medicinali su Internet: ognuno di essi ha dovuto richiedere e ottenere una specifica autorizzazione dal Ministero della Salute. Nel novero vengono contati, oltre alle farmacie, anche esercizi commerciali appartenenti a tipologie differenti, a cui è stato permesso di entrare nel settore del commercio elettronico dei medicinali.
Il successo crescente dello shopping sul web è alla base degli ottimi risultati fatti registrare dalla vendita di farmaci online: le stime più recenti rilevano che in più della metà dei nuclei familiari italiani è presente almeno un componente che può fare acquisti su Internet. Quindi, se nel carrello virtuale finiscono le scarpe, i telefonini, gli armadi e perfino le automobili, perché non dovrebbe valere lo stesso per una scatola di cerotti o per un antipiretico? Naturalmente, i medicinali che possono essere acquistati solo tramite la presentazione di una ricetta sono esclusi da questo ambito.
La vendita di farmaci online, per altro, include un assortimento più ampio ed eterogeneo di prodotti di cui fanno parte anche i cosmetici: le creme per il viso e per la cura del corpo, ma anche l’acqua micellare e molti altri articoli che fanno parte del settore della bellezza. A dominare gli acquisti sono soprattutto gli integratori, che coprono più di un terzo delle transazioni totali; per quel che riguarda i rimedi omeopatici, invece, non si superano i 10 punti percentuali. La sicurezza del settore è garantita e disciplinata dalle circolari emesse nel 2016 dal Ministero della Salute che vanno a integrare il decreto legislativo n. 219 del 24 aprile del 2006. Le indicazioni contenute non solo specificano quali prodotti possono essere messi in vendita su Internet e quali no, ma illustrano anche in che modo deve essere ottenuta la richiesta di autorizzazione per la vendita.
Il sito web dell’Aifa, in ogni caso, mette a disposizione tutte le informazioni utili, con l’elenco dei prodotti acquistabili: esso comprende sia i Sop che gli Otc. I primi non sono altro che i farmaci per i quali non è previsto l’obbligo di prescrizione; i secondi, invece, corrispondono ai farmaci da banco. Comprarli su Internet e riceverli a domicilio è facile e conveniente.
Negli ultimi tempi è nato anche il fenomeno dello showrooming, in funzione del quale i clienti si abituano a chiedere suggerimenti al proprio farmacista di fiducia ma poi comprano i medicinali e gli integratori di cui hanno bisogno su Internet. Il motivo è facile da intuire: le offerte di sconto che il web mette a disposizione.
In un futuro non troppo lontano i clienti saranno omnicanale: ecco perché gli addetti ai lavori non possono far altro che adeguarsi e tenere conto dei comportamenti di acquisto del domani, fermo restando che la figura del farmacista sarà sempre di eccezionale importanza, offline e online.