Nel campo dei trasporti, quelli che riguardano il settore medicale sono i più delicati: non solo perché gli imballi devono essere realizzati secondo specifiche linee guida, ma anche perché è necessario tenere sotto controllo in qualsiasi momento le temperature. Si pensi, per esempio, al trasporto delle CSE, le cellule staminali ematopoietiche midollari e periferiche: esso può avvenire solo attraverso un corriere individuato dall’IBMDR, l’Italian Bone Marrow Donor Registry, vale a dire il Registro Italiano Donatori Midollo Osseo.
Come devono essere trasportate le cellule staminali
Le cellule staminali devono essere trasportate solo in condizioni di massima sicurezza e in tempi molto rapidi. In effetti, occorre mettere in atto tutti gli sforzi necessari per fare in modo che le cellule staminali possano essere reinfuse entro le 24 ore successive al momento in cui sono state prelevate.
Il trasporto dei farmaci
L’attenzione richiesta per il trasporto farmaci è massima, in considerazione delle condizioni da rispettare. Partendo dal presupposto che tale attività può essere svolta unicamente da operatori altamente qualificati, è opportuno sapere che una corretta conservazione richiede una temperatura costante compresa tra i 18 e i 22 gradi. Possono esserci alcune eccezioni, che dipendono dalle caratteristiche dei prodotti: per i vaccini, ad esempio, è necessario non superare gli 8 gradi e non scendere sotto i 2.
Le aziende come DSS Trasporti adottano tutte le precauzioni del caso per rispettare il range termico in questione; non di rado sulle confezioni vengono applicati dei sensori che, tenendo sotto controllo la temperatura, permettono di capire quali lotti non sono idonei e, quindi, devono essere scartati. Tali sensori servono anche ad avere una mappatura dei lotti distribuiti sul territorio, un servizio che può far comodo quando devono essere recuperati.
I veicoli utilizzati per i trasporti farmaceutici
Il momento più critico per il trasporto farmaci comincia dopo che viene lasciato il magazzino: anche nei veicoli, infatti, la temperatura deve essere mantenuta costante, o c’è il rischio che il medicinale non sia più efficace. La direttiva CE 83 del 2001 indica, nelle Buone Pratiche di Distribuzione dei medicinali per uso umano, le linee guida e i princìpi che devono essere rispettati da chi si occupa della distribuzione e, quindi, del trasporto dei medicinali. Uno degli aspetti più importanti, da questo punto di vista, è l’analisi del rischio, ma risulta indispensabile anche l’attività di autoispezione.
Le linee guida
Il capitolo 9 della direttiva contenente le linee guida per il trasporto farmaci indica che, a prescindere dal mezzo di trasporto che viene utilizzato, deve essere sempre possibile riuscire a dimostrare che i prodotti farmaceutici non sono stati esposti a condizioni tali da mettere a repentaglio la loro integrità e la loro qualità. Nel caso in cui si verifichino danni o oscillazioni termiche, devono essere informati sia il distributore che il destinatario. Il distributore deve garantire una catena di approvvigionamento, improntata ai più alti standard di sicurezza, anche per le consegne di medicinali contenenti sostanze psicotrope o narcotiche: in questi casi, sono indispensabili sistemi di controllo extra, rispetto a quelli già previsti.
Il trasporto farmaci di prodotti a rischio
Per i trasporti farmaceutici che riguardano prodotti termosensibili devono essere impiegati dispositivi omologati: veicoli che consentano il controllo della temperatura e imballaggi termici sono essenziali da questo punto di vista. Veicoli dedicati sono richiesti anche per i medicinali che contengono materiali radioattivi o altamente attivi.
Nel caso in cui vengano adoperati i cosiddetti cool pack, cioè i dispositivi refrigeranti, all’interno di contenitori isolanti, occorre far sì che il cool pack stesso non entri a diretto contatto con il prodotto. Inoltre, deve essere individuato un sistema per il monitoraggio dei cool pack reimpiegati, affinché non vengano usati per sbaglio dispositivi refrigeranti che non assicurano più le temperature necessarie, perché non del tutto raffreddati.
Le precauzioni da adottare
Ogni prodotto richiede precauzioni specifiche, come si può facilmente immaginare. Nel caso del trasporto del cordone ombelicale, per esempio, il tessuto e il sangue sono inseriti all’interno di speciali scatole isolanti affidate a un corriere autorizzato: un logger elettronico permette di monitorare, in ogni momento, la temperatura all’interno del termobox.
I requisiti da rispettare per i trasporti delicati
Un esempio pratico può essere utile per comprendere la delicatezza di tutte queste procedure: possiamo fare riferimento, a tale scopo, proprio alle cellule staminali di cui abbiamo parlato in precedenza. Per il loro trasporto non bisogna mai impiegare il ghiaccio secco, mentre la temperatura da mantenere deve essere sempre inferiore ai 10 gradi. Inoltre, si devono utilizzare contenitori isotermici rispondenti ai requisiti previsti per i bagagli a mano e muniti di dispositivi che permettano di tenere sotto controllo la temperatura. I trasporti su strada, comunque, rappresentano in questo caso l’eccezione e non la regola.