Non c’è rosa senza spine ma non tutte le rose sono uguali; in linea generale possiamo suddividere i tipi di rose in rose a singola fioritura, ossia quelle che fioriscono una sola volta per stagione, in genere a maggio, e quelle rifiorenti, che danno origine a più fiori nel periodo che va da maggio fino all’arrivo dei primi freddi autunnali.
Entrambe hanno necessità di un intervento di potatura da parte tua per mantenere bene la vegetazione in un caso, per rifiorire correttamente in tutta la stagione nell’altro. Con questi interventi che andiamo a descrivere ti garantirai delle rose sempre belle e delle piante sane.
Come potare le Rose rifiorenti
Nel mese di maggio hai goduto della prima fioritura della stagione delle tue amate Rose ma poi a questa fioritura segue un periodo di riposo della pianta, in coincidenza con il periodo di massimo caldo estivo ma appena le giornate riprendono a rinfrescarsi un po’, la fioritura riprende, come se la pianta avesse un termometro per misurare la corretta temperatura per dare il massimo della sua bellezza. Nel periodo di riposo dopo la prima fioritura noterai la formazione di nuovi germogli laterali nei rami che hanno già dato origine alla fioritura. Questi germogli nei mesi di settembre/ottobre si sviluppano ulteriormente donandoti nuove bellissime rose.
Per favorire questo processo, è necessario potare la rosa all’apice del ramo che ha dato origine al fiore in modo che il nutrimento arrivi al massimo alle nuove gemme in formazione. Per potare correttamente occorre scendere fino alla seconda o terza foglia e tagliare con taglio obliquo appena sopra una gemma, quella che dovrebbe essere rivolta verso l’esterno, in modo che il ramo che si originerà vada verso l’esterno, dando volume alla pianta e favorendo la circolazione dell’aria. Se gli steli tagliati sono in buona condizione con questi puoi fare nuove talee moltiplicando le tue piante.
Come potare le rose non rifiorenti
Le Rose lasciate sulla pianta anche dopo la fioritura formano dei frutti che sottraggono molte sostanze alla pianta. Per questo anche le Rose non rifiorenti necessitano di potatura, senza la quale si potrebbe mettere a rischio la fioritura nella successiva stagione, producendo, a causa della depauperazione di sostanze, dei fiori sempre più piccoli con il passare delle stagioni, con steli più corti e con meno petali. L’operazione di potatura estiva delle rose non rifiorenti non deve essere troppo drastica, non si devono eliminare troppe foglie, indispensabili per la fotosintesi: se si tolgono troppe foglie la fotosintesi sarà eccessivamente ridotta e la pianta si indebolisce.
Come potare le Rose da Frutto
Al contrario di quanto detto per le rose non rifiorenti, per ottenere i frutti dalle rose, queste non devono essere potate. I frutti, i Cinorrodi, compaiono nella tarda estate e si mantengono perfettamente anche nei mesi invernali, con un effetto fortemente decorativo. Alcune specie sono particolarmente adatte ad ottenere dei cinorrodi decorativi come la Rosa Canina, l Rosa rugosa, la Rosa Hugonis e la Rosa rubiginosa.
Abbiamo fatto riferimento alle Rose nel giardino ma molte bellissime piante di Rose si trovano anche in molti terrazzi, coltivate in vasi. Non ci sono differenze per quanto riguarda le potature ma le Rose in vaso possono trarre meno nutrimento rispetto al terreno pieno e anche meno acqua, per cui è necessario averne più cura, mantenendo sempre il terreno adeguatamente umido e provvedendo a dare loro nutrimento attraverso fertilizzanti specifici per le rose. Soltanto con queste cure e le corrette potature delle tua piante di Rose donerai alle piante stesse vigore, salute e garantirai alla tua casa fioriture stupende per tanti anni.