Negli ultimi anni, è impossibile non aver mai sentito parlare di olio di CBD. I suoi benefici sono numerosi e riguardano anche la pelle. Nelle prossime righe, approfondiremo meglio le applicazioni possibili.
Olio di CBD: le basi normative
L’argomento di questo articolo necessita di una premessa di natura normativa. Oggi come oggi, l’olio di CBD o cannabidiolo è infatti legale in virtù della Legge 242/2016. Questo testo normativo, entrato in vigore nel gennaio 2017, consente la commercializzazione e il consumo a scopo non terapeutico di cannabis caratterizzata da una bassissima quantità di THC, principio attivo psicoattivo per eccellenza.
La sua presenza è davvero limitata. Per dare qualche numero, ricordiamo che il legislatore ha stabilito una soglia pari allo 0,2%. Dal momento che mantenere questo limite non è facilissimo per i produttori, la legge prevede una sorta di tolleranza. Grazie ad essa, è possibile parlare di legalità anche nell’eventualità di cannabis con una percentuale di THC fino allo 0,6.
Questa pianta e i prodotti che ne derivano sono invece contraddistinti da importanti quantità di CBD. Questo cannabinoide, a differenza del ‘cugino’ più famoso è privo di effetti psicoattivi. Anzi, è in grado di lenirli.
Il nostro articolo, però, verte sull’utilizzo del CBD sulla pelle. Vediamo, nelle prossime righe, qualche specifica in merito.
CBD: come agisce sulla pelle
Per capire in che modo il CBD agisce sulla pelle, è il caso di ricordare che l’organo più esteso del nostro corpo è caratterizzato dalla presenza di un vero e proprio sistema endocannabinoide. I suoi recettori possono essere localizzati a livello di diverse cellule. Tra queste, è possibile citare i fibroblasti, ma anche i melanociti. I recettori del sistema endocannabinoide – che svolge un ruolo cruciale per il mantenimento dell’omeostasi del nostro organismo – si trovano anche a livello delle ghiandole sudoripare.
Quando si parla dei succitati recettori, è bene ricordare che sono di due tipi:
- Recettori CB1
- Recettori CB2
Per attivarli, si può fare riferimento anche a principi attivi della cannabis, come appunto il CBD. La loro attivazione è importantissima per la pelle. Il motivo? Permette di apprezzare benefici a dir poco notevoli, come per esempio l’efficacia antinfiammatoria, ma anche quella antiossidante. Da non trascurare è anche l’ottimizzazione della produzione di lipidi, cruciale per l’idratazione. Nel corso degli anni, sono stati effettuati diversi studi che hanno dato riprove interessanti dell’efficacia del CBD in caso di acne o psoriasi.
CBD: i vantaggi in caso di massaggi
Quando si parla dell’olio di CBD e delle sue applicazioni sulla pelle, è il caso di citare un ambito che non ha nulla a che fare con la bellezza. Negli ultimi tempi, si parla infatti sempre di più di olio al CBD per massaggi.
Come mai? Il motivo lo abbiamo spiegato chiaramente sopra. Nel momento in cui il cannabinoide entra in contatto con i recettori del sistema endocannabinoide della nostra pelle, si può apprezzare una forte efficacia antinfiammatoria, che può rivestire un ruolo decisivo nel caso di numerose patologie articolari.
Negli anni più recenti, anche in virtù dei numerosi provvedimenti di legalizzazione che hanno coinvolto altri Paesi oltre all’Italia, la ricerca sulle proprietà del CBD è stata interessata da un impulso molto interessante.
Per quanto riguarda l’utilizzo di questo prodotto per i massaggi, disponibile su store online autorizzati e legali come Crystalweed.it, è degna di nota una revisione scientifica pubblicata nel 2016 sulle pagine della rivista specializzata European Journal of Pain. Gli esperti che l’hanno condotta, analizzando studi effettuati su modelli animali, hanno scoperto che l’olio a base di cannabidiolo, che ha oltre 65 bersagli cellulari, se applicato a livello topico può alleviare l’infiammazione senza effetti collaterali e aiutare a tenere sotto controllo i comportamenti legati al dolore da artrite.