La cucina italiana è ricca di meraviglie tutte da scoprire. Tra quelle più interessanti, rientrano le ricette che prevedono l’utilizzo del baccalà. Il merluzzo secco e salato, popolare soprattutto quando si parla della cucina del Sud Italia, è ricco di benefici. Caratterizzato dalla presenza di proteine di alta qualità, è fonte di vitamine del gruppo B, fondamentali per il buon funzionamento del metabolismo cellulare, e di minerali come il magnesio.
Quando lo si nomina, è naturale chiedersi quali siano i migliori modi per cucinarlo. Scopriamo, nelle prossime righe, qualche consiglio utile al proposito (ovviamente, ribadiamo, parliamo di ricette italiane).
Baccalà alla ligure
Conosciuto anche come stoccafisso accomodato, il baccalà alla ligure è uno dei piatti più amati in assoluto quando si parla di cucina italiana. Nel momento in cui lo si chiama in causa, si apre la porta a un meraviglioso mix di ingredienti. Tra questi è possibile citare la passata di pomodoro, quel trionfo di sapore mediterraneo che sono le olive nere (denocciolate), il prezzemolo fresco.
Da non dimenticare sono anche i porcini freschi, ma anche l’aglio e uno dei simboli indiscussi della cucina ligure, ossia l’olio extra vergine di oliva. Da servire dopo averlo lasciato riposare per una trentina di minuti a fine cottura, è un trionfo di gusto capace di restituire le atmosfere speciali della regione da cui ha origine.
Baccalà fritto
Quando si chiama in causa questo modo di cucinare il baccalà, si inquadra una soluzione perfetta per quelle situazioni in cui si ha intenzione di stupire i propri ospiti con una preparazione perfetta per un aperitivo (è fantastico per chi ama il finger food).
Il baccalà fritto ha il vantaggio di essere molto semplice: per portare in tavola questa delizia, basta munirsi di farina e olio. L’unica accortezza da considerare riguarda il fatto che, se si utilizza del baccalà sotto sale, è importante lasciarlo in ammollo per dodici ore, cambiando l’acqua ogni 2/3.
Se si punta a portare in tavola un risultato caratterizzato dalla presenza di una doratura perfetta, un consiglio utile prevede il fatto di aggiungere un paio di cucchiai di curcuma alla pastella. Provare per credere!
Baccalà alla vicentina
Se c’è un piatto che simboleggia la ricchezza della cucina veneta, questo è il baccalà alla vicentina. Come si prepara? Le indicazioni base per la ricetta prevedono il fatto di partire pulendo il baccalà e tagliandolo a pezzetti. In questa ricetta intervengono anche le acciughe, che devono essere anch’esse tagliate a pezzetti, e ingredienti come il prezzemolo, il latte e il grana. Il bello di questo piatto veneto riguarda il fatto che, per gustarlo secondo la ricetta tradizionale, bisogna servirlo con la polenta. Non c’è che dire: un florilegio di sapori che definire speciali è dire poco!
Baccalà alla siciliana
Quando si utilizza questa espressione, si inquadra un numero non precisato di varianti culinarie. La cosa non deve sorprendere. Dopotutto, come ben si sa, la Sicilia è una regione magica, una terra ricchissima di tradizioni che si diversificano di zona in zona.
Entrando nel vivo della situazione, facciamo però presente che, in linea generale, tra le preparazioni più popolari in terra di Trinacria rientra quella del baccalà in agrodolce con il pomodoro.
Oltre agli ingredienti appena citati, per portare in tavola questa delizia servono le olive nere denocciolate, i capperi dissalati, l’uvetta, i pinoli. Il risultato è un mix di sapori che è un libro aperto su quel patrimonio straordinario che è la cultura culinaria dei Paesi del Mediterraneo. La Sicilia, che si trova al centro del Mare Nostrum, non poteva, con una delle sue ricette, che raccontare al meglio questa tradizione fantastica.
Baccalà conso
Dalla Sicilia torniamo nell’Italia del nord, per la precisione tra Veneto e Friuli. Lo facciamo con la ricetta del baccalà conso (condito). Gli ingredienti principali, oltre al pesce, sono l’olio, il trito d’aglio e il prezzemolo, da sbattere assieme in un recipiente coperto per far sì che si amalgamino al meglio.