Di psicoterapia si parla molto spesso. Quasi sempre, lo si fa senza la consapevolezza di quello con cui si ha a che fare. Questa disciplina, scientificamente valida e studiata presso scuole riconosciute (il percorso in questione ha una durata di quattro anni e viene intrapreso dopo i cinque anni di laurea in psicologia e a seguito dell’abilitazione), si pone lo scopo di curare disturbi psicologici o vere e proprie patologie (p.e. la depressione) tramite sedute basate sul dialogo tra il terapeuta e il paziente.
Perché rivolgersi a uno psicoterapeuta?
Per capire a cosa serve la psicoterapia, si può partire cercando di comprendere in quali casi è utile rivolgersi a uno psicoterapeuta (sul sito Psicoterapia Scientifica è possibile trovare numerosi nomi di professionisti a cui rivolgersi in caso di bisogno).
Un percorso del genere può rivelarsi utile quando, per motivi che vanno da un lutto, a una malattia, a un trauma, si vive un malessere psicologico che impatta in maniera pesante sulla vita. Se la causa scatenante provoca una visione negativa della propria persona, del mondo e del futuro, si ha invece a che fare con la depressione, che è una vera e propria patologia trattabile solo da psicoterapeuti o psichiatri.
Chiaro è che la psicoterapia permette di affrontare questi momenti di malessere e di risolverli. Non è automatico riuscire a raggiungere questi obiettivi. Per avere una garanzia di successo, è molto importante iniziare essendo consapevoli del fatto che lo psicoterapeuta non ha una bacchetta magica e che la psicoterapia funziona se si è in due.
Gli psicoteraputi sono infatti formati al fine di costruire una vera e propria relazione con i propri pazienti. In questo caso, si parla più precisamente di relazione terapeutica, ossia di una vera e propria alleanza che parte con la condivisione di obiettivi chiari e di compiti da svolgere.
In questo contesto, il paziente ha un ruolo attivo e collaborativo. Fidarsi del proprio terapeuta è importantissimo, ma non bisogna dimenticare che, se si ha intenzione di arrivare a un obiettivo con il percorso, è fondamentale assumere un ruolo attivo e di responsabilità.
Come approcciarsi al meglio alla psicoterapia
Come abbiamo appena visto, la psicoterapia è una disciplina che consente di superare momenti emotivamente difficili o caratterizzati da veri e propri problemi patologici. Per iniziarla al meglio, ribadiamo, è essenziale maturare la consapevolezza del proprio ruolo attivo e del fatto che il percorso si fa in due, con la guida di un terapeuta ma in due. Un altro consiglio utile consiste nel scegliere bene il professionista a cui rivolgersi.
Molte volte, si inizia chiedendo informazioni agli amici. Nessuno vieta di farlo, ma è essenziale ricordare che l’ultimo giudizio spetta a chi vive personalmente il problema e ha quindi la necessità di instaurare con il terapeuta un rapporto basato sull’empatia e la condivisione emotiva. Se tutto questo non scatta al primo o al secondo incontro, forse il professionista scelto non era quello giusto. Questo non toglie niente alla sua professionalità. Semplicemente la sua personalità è adatta a specifici pazienti e non ad altri.