Circa il 10% della popolazione e metà dei pazienti psichiatrici ricoverati in ospedale soffre di disturbi della personalità. Non esistono distinzione di sesso, razza e classe socio-economica. Numerose ricerche dimostrano però che gli uomini affetti dal disturbo antisociale di personalità sono più numerosi donne, mentre le donne sono più colpite dal disturbo di personalità borderline.
Disturbi di Personalità: cosa sono e come riconoscerli
I disturbi di personalità sono disturbi mentali caratterizzati da difficoltà interpersonali, eccessivo o mancato controllo degli impulsi, pensiero distorto e difficoltà nella regolazione delle emozioni. Nella maggior parte dei casi, la persona che ne è affetta difficilmente riconosce di essere “malata” e considera i sintomi come caratteristiche peculiari della propria personalità.
I disturbi di personalità sono stati classificati in tre gruppi:
– Gruppo A. Caratterizzati da un comportamento bizzarro, in questa categoria rientrano il disturbo paranoide, schizoide e schizotipico.
– Gruppo B caratterizzato da un’alta emotività, a cui appartengono disturbo borderline, istrionico, narcisistico e antisociale.
– Gruppo C, caratterizzato da una forte ansia, comprende il disturbo evitante, dipendente e ossessivo compulsivo.
Causati da una combinazione di fattori genetici e ambientali, i disturbi di personalità cominciano a manifestarsi durante la tarda adolescenza o all’inizio dell’età adulta. Alcuni possono diventare meno gravi, o addirittura risolversi, coll’avanzare dell’età, altri invece continuano a persistere.
Indipendentemente dal disturbo di personalità di cui si è affetti, è necessario ricorrere alla psicoterapia e consultando il sito https://www.studiolevele.net troverete un professionista serio e affidabile che saprà seguirvi nel vostro percorso.
Psicoterapia dei Disturbi di Personalità
Per curare i disturbi di personalità l’unico trattamento efficace è la psicoterapia, cioè quella pratica terapeutica basata sull’impiego di mezzi psichici che si realizza incontrando periodicamente un professionista psicoterapeuta. La psicoterapia fa vivere meglio la persona affetta da disturbi, perché cerca di modificare quei comportamenti e pensieri che fanno stare emotivamente male il paziente.
Nel trattamento dei disturbi di personalità, i farmaci non vengono quasi mai utilizzati, perché risultano efficaci solo su alcuni sintomi specifici, quali depressione e ansia. Negli altri casi non producono alcun effetto.
Particolarmente efficaci invece risultano la psicoterapia individuale e quella di gruppo. Perché queste funzionino realmente è comunque necessario che il paziente sia fortemente motivato a cambiare e a migliorare la sua condizione.
La psicoterapia dei disturbi di personalità implica anche il ricorso al colloquio clinico, all’osservazione e al monitoraggio dei comportamenti e all’utilizzo di test standardizzati.
Particolarmente valide nell’affrontare i disturbi di personalità risultano essere:
– la Terapia Cognitivo Comportamentale (TCC), secondo cui ci sarebbe una stretta relazione tra pensieri, emozioni e comportamenti. Efficace nel trattamento di depressione, disturbo ossessivo compulsivo e fobia sociale, è una terapia strutturata di breve durata che ha lo scopo di risolvere i problemi attuali del paziente.
– la Terapia Dialettico Comportamentale (DBT), efficace soprattutto nel trattamento del disturbo di personalità borderline e di condotte suicide. Effettuato da un team terapeutico, si articola in psicoterapia individuale e gruppi di skills training in cui si apprendono importanti abilità (tolleranza della sofferenza, regolazione emozionale, ecc.).
– la Schema Therapy, valida per i disturbi d’ansia, depressione e disturbi alimentari, cerca di comprendere le difficoltà attuali del paziente, attraverso episodi dell’infanzia e dell’adolescenza. Articolata in tre fasi, la Schema Therapy integra tecniche cognitive e tecniche comportamentali e in essa il terapeuta si presenta come una persona affettuosa, disponibile.